La crisi del ‘campo largo’ si intensifica. Conte sfida Schlein, ma teme la fronda interna capitanata da Grillo.
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle (M5S), sta affrontando una complessa partita politica. Ufficialmente, il suo obiettivo sembra essere la rottura del “campo largo” con il Partito Democratico (PD) e la sua segretaria, Elly Schlein. Ma dietro le quinte si nasconde una battaglia ancora più importante: quella con il fondatore del M5S, Beppe Grillo. Conte deve infatti fronteggiare una fronda interna guidata da alcuni nomi storici del movimento, come Alessandro Di Battista, Virginia Raggi e Nicola Morra, tutti potenziali avversari che potrebbero minacciare la sua leadership. Il congresso del M5S, previsto nei prossimi mesi, potrebbe segnare una spaccatura definitiva. Come riportato da affaritaliani.it
Conte vs. Schlein: una lotta per l’autonomia
Giuseppe Conte sta facendo leva sulla necessità di mantenere il M5S autonomo rispetto al PD, cercando di marcare le distanze e preservare l’identità del Movimento. “Non siamo un cespuglio del PD,” ha dichiarato, rivendicando con forza la sua leadership. Ma questa battaglia politica va oltre l’opposizione formale a Schlein. Conte teme che Grillo, insieme ai suoi fedelissimi come Di Battista e Raggi, possa orchestrare una scissione interna. La figura di Morra, che si presenta alle regionali in Liguria con la lista “Uniti per la Costituzione”, è un altro segnale del crescente dissenso interno. Tutto questo mette Conte in una posizione scomoda, costretto a giocare una partita su più fronti: contro Schlein pubblicamente e contro Grillo nel suo stesso partito.
L’alleanza verdi-sinistra e l’attacco a Renzi
Parallelamente, Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), rappresentata da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, sta cercando di ritagliarsi uno spazio nel panorama politico. Nei sondaggi, AVS si attesta intorno al 6% e vede nel M5S un possibile alleato tattico, almeno in alcune circostanze. AVS e M5S condividono infatti l’obiettivo di mettere all’angolo Matteo Renzi e il suo partito, Italia Viva. Renzi ha già deciso di lasciare libertà di voto ai suoi elettori nelle prossime elezioni in Liguria, segnalando la difficoltà del centrosinistra a trovare un punto d’incontro.
Questo scenario frammentato crea una confusione tale che sembra avvantaggiare il Centrodestra, che, nonostante le sue divisioni interne, appare più compatto rispetto all’opposizione. In particolare, la situazione potrebbe favorire il Centrodestra nelle elezioni regionali in Umbria e Liguria, dove la tenuta di Giovanni Toti rimane incerta a causa di scandali giudiziari, ma la crisi dell’opposizione potrebbe comunque agevolare la sua riconferma.